Fundraising for a children hospital in Himalaya.
The special dedicated art edition of Francois Zille “decalogue of the new paradigm of freedom”.
For more info please contact us at twyo.bo@gmail.com ,
or to purchase (limited edition of 99 copies) the copy of Francois Zille special art edition
please send an email to f.zille@tin.it
Chiliyanoula on my mind
by Elizabeth Heather Mugan (Asha)
In his text ”A New Paradigm of Freedom”, the young 64 year old father and academic François Zille
draws our attention to what is happening not just in the Arab Spring, but in the World Spring!
The world is undergoing a tremendously rapid transformation, every split second it is hurtling
towards a new existential dimension, perhaps towards a true mutual cohesion between spirituality
and science, and true peace – François asserts that “perfect harmony” (Gary Zukav) can only be
born out of disagreement, he therefore disagrees, and makes a heartfelt plea to his own self
and to all sentient beings to contrast “fast obsolescence” and “abomination” with human values;
or, in the words of the immortal Haidakhan Babaji, with Truth, Simplicity and Love the Kranti
(destruction) can be overcome, and harmony can once more reign. And so, “la quiete dopo la
tempesta” (peace after the storm) as Leopardi would say.
Thus, a new paradigm begins, “the end of history” as Hegel and Marx believed, but not as the
result of one world vision triumphing over another, or through social class conflicts, but more
akin to Thomas Kuhn’s vision – through a total change, incomparable to the past; the unfolding
of a brand new era… perhaps even beyond the very reaches of our imagination…
François acknowledges that humankind, although proud and brave… is vulnerable and corruptible,
and exhorts us to reconnect to Mother Nature, to Gaia, to our return to universal harmony, and
with his boyish smile and a wink, he pulls out an emergency ladder, his Decalogue…
How can I not think of Haidakhan when writing about François’ new paradigm of freedom? … of
the sacred abode of Lord Shiva, where the new world has already started – where people of all
faiths, all walks of life, all circumstances, all nationalities are drawn by their own hearts, to come
and partake, share and benefit from Divine Energy, from the reconnection to the harmonious
waves of the universe.
Haidakhan Babaji, Bhole Baba appeared in a small cave (mentioned in the Vedas) overlooking
the sacred river, the Gautama Ganga, in a location called Haidakhan. He stayed with his disciples
for 14 years 1970-1984, then took Mahasamadhi (left his physical body). In these 14 years, he put
into practice his teachings of Love, Simplicity and Truth – so not through words or promises, but
through facts. He said he had come not to teach new things, but to redirect us onto the path of
dharma (living correctly, in harmony with the universe), and to serve humanity. He underlined
the necessity to be “human”.
Babaji helped and still helps humanity in many ways and on many levels. One project which
was particularly dear to his heart was to build a hospital in the foothills of the Himalayas, in
Chiliyanoula, an area in which there were no medical services for the thousands of poor people
in this deprived, forgotten area of India. People were dying from easily curable illnesses which
required only minimal treatments and medicines – but nothing was available.
The hospital named after Babaji became reality in 1995, and since then, wing after wing it has
grown, (funded only by free donations) providing free treatment and medicine to thousands of
needy people in the area through its everyday work in the surgeries and operating theatres, as
well as during the seasonal medical camps. The hospital has now also opened its doors to the
needy people of farther afield, people suffering the ills of our modern day world, caught up in
the engines of modernity and the choking of sentiments, stumbling to hang on to the last shreds
of a minimal connection to universal harmony and the immensity of our inner richness – it is a
bit difficult isn’t it in a world where our youngsters are bombed whilst going to school (Brindisi)
and our best anti-mafia judges blown to smithereens (today anniversary of Falcone at Capaci and
shortly after Borsellino’s will follow in Via D’Amelio).
Babaji said that it is our duty to try and keep healthy and to respect our vehicle. The Haidakhan
Baba Charitable Research Hospital offers treatments, cures and instruction for all of us under the
careful management of Sri Muniraji who wisely, lovingly and diligently carries on Sri Babaji’s work.
If you would like to know more about the hospital, its founder, offer financial help (which is badly
needed after all the expenses incurred with the repair works due to the last devastating monsoon
season 2011), benefit from an Ayurvedic health holiday or study its health/science courses please
go to the site www.babajiayurveda.in
Here’s to the New Paradigm of Freedom!
In Truth, Simplicity and Love
VERSIONE ITALIANA
Chiliyanoula on my mind
by Elizabeth Heather Mugan (Asha)
Il giovane papà 64enne e accademico François Zille invita nel suo testo “Un nuovo paradigma di libertà”
a guardare ad occhi aperti la Primavera non Araba, ma Mondiale; il mondo si sta trasformando a velocità
della luce, di attimo in attimo verso una nuova dimensione esistenziale, forse davvero verso un nuovo
connubio tra spiritualità e scienza, e una vera pace – François afferma che la “perfetta armonia” (Gary
Zukav) può nascere solo dal dissenso, e quindi dissente, e fa un accorato appello a sé stesso e a tutti gli
esseri senzienti per contrastare la “fast obsolescence” e “l’abominazione” con “una nuova Antropologia
dei valori”; oppure, nelle parole dell’immortale Haidakhan Babaji, con la Verità, la Semplicità e l’Amore si
supera la fase della Kranti (distruzione) e si raggiunge l’armonia.
E quindi “La quiete dopo la tempesta” (Leopardi).
Inizia dunque un vero nuovo paradigma, “la fine della storia” come credevano Hegel e Marx, ma non
attraverso la vittoria di una visione mondiale che ne trascende un’altra, o il conflitto d’idee tra ceti sociali,
bensì un cambiamento totale, più verso la visuale di Thomas Kuhn, una virata totalmente diversa – nulla
a che fare con il passato – e oserei dire un cambiamento oltre la nostra immaginazione…
Riconoscendo, seppur nella sua forza, la debolezza umana, François esorta al ricongiungimento con
la potenza di Madre Natura, Gaia, al ritorno nell’armonia dell’Universo, e con un gran sorriso e una
strizzatina d’occhio lancia una fune di soccorso, il suo proprio decalogo…
Come posso non pensare a Haidakhan mentre scrivo sul nuovo paradigma di François… alla sacra dimora
di Lord Shiva, dove il nuovo mondo ha già avuto inizio, dove la gente di tutte le fedi, cammini, circostanze
e tutte le nazionalità è attirata dal proprio cuore a venire a partecipare e beneficiare dell’Energia Divina,
della riconnessione con le onde armoniose dell’Universo.
Haidakhan Babaji, Bhole Baba è apparso in una piccola grotta (menzionata nei Veda) che dà sul sacro
fiume il Gautama Ganga, in una località chiamata Haidakhan.
Rimase con i suoi discepoli per 14 anni dal 1970 fino al 1984, quando lasciò il corpo (when he took
Mahasamadhi).
In quei 14 anni, mise in pratica i suoi insegnamenti di Amore, Semplicità e Verità – quindi non attraverso
parole e promesse, ma attraverso i fatti, dichiarando di non essere venuto per insegnare cose nuove,
bensì per ricondurci sulla via del dharma (vivere correttamente, in armonia), e di servire l’umanità. Ribadì
la necessità di essere “umani”.
Babaji aiutò e tutt’ora aiuta l’umanità in molti modi e su diversi livelli.
Uno dei suoi progetti, particolarmente caro al suo cuore, riguardava la costruzione di un’ospedale sulle
pendici dell’Himalaya, in Chiliyaoula, un’area arretrata e dimenticata dell’India, in cui non esistevano
servizi medici per assistere migliaia di persone povere, e dove si moriva a causa di malattie banali,
facilmente curabili – e dove non esisteva alcun aiuto…
L’ospedale, intitolato a Babaji, divenne realtà nel 1995: ala dopo ala è cresciuto (finanziato esclusivamente
da offerte libere) e fornisce assistenza e cure mediche gratuite a migliaia di famiglie bisognose della
zona, mettendo a disposizione i propri ambulatori e le sale operatorie, oltre ad organizzare campi di
medicina stagionali (Medical Camps).
Ora l’ospedale ha aperto le porte anche alla gente bisognosa delle altre zone, gente che soffre dei
mali del nostro mondo moderno, attanagliata fra i meccanismi della modernità e lo strozzamento dei
moti umani, e che fatica a rimanere aggrappata al pur minimo brandello di connessione all’armonia
universale e alla immensa ricchezza del nostro sé; difatti è un po’ difficile – in un mondo dove i nostri
giovani vengono sbriciolati da attentati dinamitardi, semplicemente perché compiono il loro dovere
di studenti recandosi a scuola (Brindisi), e i nostri migliori giudici anti-mafia vengono smembrati dalle
bombe semplicemente perché compiono il loro dovere di giudici (oggi anniversario della morte di
Falcone a Capaci, seguito poco dopo da quello della morte di Borsellino, in Via D’Amelio).
Babaji disse che era doveroso cercare di mantenerci in salute e di rispettare il nostro “veicolo”.
The Haidakhan Baba Charitable Research Hospital offre trattamenti, cure e istruzione per tutti noi sotto
la direzione premurosa di Sri Muniraji (Trilok Singh), il quale porta avanti amorevolmente, diligentemente
e con saggezza il lavoro di Babaji.
Se desiderate conoscere meglio l’ospedale, il suo fondatore, offrire aiuti finanziari (di cui si ha un grande
bisogno, specialmente a causa delle enormi spese per lavori di riparazione, sostenute dopo il monsone
del 2011), beneficiare di una vacanza di salute Ayurvedica oppure partecipare a uno dei corsi su salute
e scienze, troverete tutte le informazioni sul sito www.babajiayurveda.in
Salute! al Nuovo Paradigma di Libertà!